lunedì 8 agosto 2011
Recensione Gabriella, garofano e cannella
I libri di Amado, come tutti i libri scritti da sudamericani, sono libri da"leggere"con tutti e cinque i sensi. Di Gabriella per esempio riesci a sentire il profumo di garofano mentre cammina così come"vedi"il colore cannella della sua pelle risplendere al sole! E poi c'è questo paesino, Illheus, nel Brasile dell'inizio '900, con i suoi coloriti abitanti, gli "inciuci", le passioni ed il desiderio di progresso scaturito dalle fiorenti coltivazioni di cacao...
In due parole: davvero bello!
Amado ha una scrittura molto affine a quella di Marquez (che è il mio scrittore preferito), forse in po'meno "crudo" nei dettagli, meno passionale nel descrivere l'amore ma certamente più romantico e delicato.
Scritta da Manuela
Descrizione del Libro
Gabriella dal profumo di garofano e dal colore di cannella, mulatta sinuosa che non cammina ma balla, che non parla ma canta, è arrivata con tanti altri emigranti dall'interno del sertão sul litorale, per non morire di fame. È arrivata a piedi, danzando sulla terra riarsa fino a Ilhéus per la gioia e la dannazione dell'arabo Nacib. Selvatica e spontanea, incapace di tutto fuorché d'amare e cucinare, la scalza Gabriella assiste senza molto capire agli intrighi della cittadina, ai mutamenti sociali, all'evoluzione della mentalità, alle beghe che scoppiano tra i fazendeiros per la supremazia nel mercato del cacao.Autore Jorge Amado
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