martedì 16 marzo 2010

Recensione di Montedidio - Erri De Luca

Pubblicato da HydraRock alle 15:19 0 commenti
Scritto da Andrea:
In una Napoli antica, esiste un quartiere che ancora oggi rivive vecchie storie, quella raccontata da Erri De Luca, è la storia di un ragazzino di 13 anni vissuto tanti anni fa che si trova a passare da bambino ad adulto in pochi giorni, questo perchè la vita non è semplice e stata felice con lui.
La condizione famigliare non è facile, e lui per aiutare se stesso e i suoi cari va a lavorare, lasciando i giochi e affrontando quella che è la vita di un adulto.
Nel suo percorso ci sono altre storie, quella del suo datore di lavoro, dell'amico scarparo, di Maria la sua nuova fidanzatina, e della mama e del papò purtroppo non vicini perchè avvolti da tanti problemi.
Un libro che scorre leggero, piacevole da leggere, perchè il protagonista non si abbandona nei suoi problemi e incertezze dell'infanzia, ma come se fosse un adulto li affronta di petto, cercando di prendere il meglio della vita, e sognando sempre un domani migliore, per lui e i suoi cari

Leggi il libro qui

Descrizione libro
Non è Gerusalemme, è Napoli, è un suo quartiere dal nome solenne e abusivo, Montedidio, dove frigge la vita di una folla densa e dove neanche i morti se ne stanno quieti. A tredici anni un ragazzino impara il lavoro, l'italiano e l'ammore, quello con doppia emme. Si allena in segreto a far volare un magico pezzo di legno. A un suo amico, un vecchio calzolaio ebreo piovuto dal nord dell'Europa, arriva finalmente a scadenza una profezia, sotto la specie di un battito di ali. Protagonista è un luogo, Montedidio, un rilievo di tufo abitato da millenni, stratificato a ossa e ceneri vulcaniche. Dall'alto di un suo tetto la mezzanotte di capodanno esplode come un cratere, libera voli, spalanca precipizi.

domenica 7 marzo 2010

Recensione Mille splendidi soli di Hosseini Khaled

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Scritto da Teresa
1000 splendidi soli di Khaled Hosseini: il libro affronta il difficilissimo tema della condizione della donna nel mondo arabo, le due protagoniste sono diventate giovanissime spose di un uomo senza scrupoli che le usa per il proprio piacere e le maltratta in continuazione. L'animo femminile viene descritto con un realismo toccante e le pagine del libro scorrono veloci per scoprire il finale.


Descrizione:
Animato dalla stessa straordinaria forza narrativa che ha fatto del "Cacciatore di aquiloni" un classico amato in tutto il mondo, "Mille splendidi soli" è a un tempo un'incredibile cronaca della storia dell'Afghanistan degli ultimi trent'anni e una commovente storia di famiglia, di amicizia, di fede, e della salvezza che possiamo trovare nell'amore. Nate a distanza di una generazione, e con idee molto diverse, Mariam e Laila sono due donne che la guerra e la morte hanno costretto a condividere un destino comune. Mentre affrontano i pericoli che le circondano - sia nella loro casa che per le strade di Kabul - Mariam e Laila danno vita a un rapporto che le rende sorelle e che alla fine cambierà il corso delle loro vite e di quelle dei loro discendenti. Con grandissima sensibilità e padronanza del racconto, Hosseini mostra come l'amore di una donna per la sua famiglia possa spingerla a gesti inauditi e a eroici sacrifici, e come alla fine sia l'amore, o persino il ricordo dell'amore, l'unica via per sopravvivere.

giovedì 4 marzo 2010

Recensione di 2012 Salvatore Paci

Pubblicato da Hydra alle 06:05 1 commenti
Il commento di Marietta
Se vi aspettate un libro foriero di catastrofi questo libro non fa per voi. Se, invece, cercate un thriller d'azione... compratelo immediatamente. Le quasi 300 pagine durano pochissimo talmente la lettura è scorrevole. Il protagonista sin dalle prime pagine rimane impelagato in una storia "che non era la sua" ma, una volta dentro, deve andare fino in fondo per salvare la sua vita e quella della sua Roberta. Azione, mistero, indagini informatiche, fughe, inseguimenti, suspense: non manca proprio nulla. Un ottimo thriller per un ottimo Paci.


Descrizione
E' un romanzo d'avventura che ha come sfondo la serie di profezie che individuano il 21 dicembre 2012 come la data in cui l'intera popolazione terreste potrebbe essere decimata.
Antonio La Mattina - il protagonista del romanzo - a causa di una serie di coincidenze e della sua infinita sete di sapere, si ritrova coinvolto in una storia che vede da un lato un'organizzazione che strumentalizza queste profezie per i propri interessi economici e dall'altro gli studiosi del CICAP che cercano di dimostrare al mondo intero che tali profezie si basano su principi infondati.

martedì 2 marzo 2010

Recensione Non ti muovere di Margaret Mazzantini

Pubblicato da HydraRock alle 12:45 0 commenti
Scritto da Teresa
Non ti muovere di Margaret Mazzantini: il libro ha ricevuto il premio strega nel 2002 e ne e' poi stato tratto nel 2004 un film sotto la regia di Sergio Castellitto. Il tema trattato e' l'amore con la doppia sfaccettatura: amore coniugale e amore trasgressivo, il protagonista e' combattuto tra l'amore per due donne che ama entrambe e delle quali non riesce in alcun modo a far a meno. L'animo del protagonista e' drammaticamente rappresentato e il finale tragico ne evidenzia la completa dannazione.

Descrizione
Una mattina Angela ha un incidente con il suo scooter. Trasportata d'urgenza in ospedale, viene identificata da un'anestesista come la figlia di un suo amico, un chirurgo dell'ospedale, Timoteo. Saputa la notizia, l'uomo ripensa al suo passato e si rivolge con un lungo monologo alla figlia, a cui racconta un periodo della sua vita fino ad allora tenuto segreto: la passione per una travagliata ragazza di borgata, che lo portò alla rinascita, quando ormai tutto sembrava non avere più alcun senso. Un amore nato come sfogo orrendo, tramontato quando era sul punto di divenire vita. La morte della donna in seguito a un'emorragia causata da un aborto lascerà un vuoto incolmabile in Timoteo, che si vedrà costretto a riprendere la propria strada e tornare alla sua arida esistenza familiare e alla sua vita di facciata. Solo in seguito, la figura della figlia risanerà parzialmente la grande ferita.

domenica 28 febbraio 2010

Recensione Zio Petros e la congettura di Goldbach di Apostolos Doxiadis

Pubblicato da HydraRock alle 01:04 0 commenti
Scritto da Teresa
Zio Petros e la congettura di Goldbach e' un piccolo libretto che descrive le bizzarrie di un uomo, zio Petros, che sta cercando di risolvere la congettura di Golbach con un suo personalissimo approccio. Si legge tutto d'un fiato e lascia una bella sensazione insieme ad un soave sorriso.


Descrizione da Math.it

"Una congettura matematica irrisolta, un genio matematico diventato pazzo nel tentativo di risolverla, una complicata relazione con un nipote appassionato di matematica, un'acuta osservazione dell'animo umano."

Nel 1742 il matematico Christian Goldbach, tutore del figlio dello Zar, formulò una congettura secondo la quale ogni numero pari maggiore di due sarebbe la somma di due numeri primi.
Ma nel corso della sua vita Goldbach non poté trovare una dimostrazione efficace della sua intuizione; sebbene questa risultasse valida per ogni numero sottoposto a verifica, Goldbach non riuscì a formulare una regola generale e astratta che coprisse I'infinità dei casi possibili. Così, per oltre duecentocinquanta anni, la sua congettura è rimasta tale. Fino a che zio Petros non si è messo in testa che proprio lui sarebbe riuscito a dimostrare che Goldbach aveva ragione. Disprezzato dai parenti, considerato poco più di un inetto, zio Petros è un uomo che agli occhi di tutti quelli che lo conoscono ha sprecato la sua vita, dedicandosi per decenni alla poco redditizia ricerca della soluzione della congettura, azzerando la sua vita personale, rinunciando perfino all'amore. Solo suo nipote, come lui appassionato di matematica, e incuriosito dalla figura di quello strano zio, solitario, silenzioso, a tratti burbero, sommerso dalle sue carte. E sarà proprio il nipote, attraverso la comune passione per la scienza matematica, a condividere l'ossessione per la soluzione della congettura, e a scoprire il mistero della vita dello zio e la storia del suo perduto amore. Un romanzo straordinario, un thriller matematico in cui la ricerca della soluzione di un problema scientifico si sposa a una storia personale avvincente e carica di umanità. Un connubio inedito tra matematica e letteratura che è diventato un successo mondiale tradotto in venticinque lingue.

sabato 27 febbraio 2010

Recensione Shantaram di Roberts Gregory

Pubblicato da HydraRock alle 03:23 0 commenti
Scritto da Teresa
Shantaram è un libro di Roberts Gregory: e' uno dei migliori libri che io abbia letto negli ultimi anni, descrive il vagabondare di un uomo evaso da una prigione di massima sicurezza australiana che arriva in India, a Bombay, dove si arrangia alla men peggio e nel fratempo riscopre se stesso attraverso il continuo confronto con realta' differenti dalla sua dalle quali trae spunto per arricchirsi emotivamente.


Descrizione libro
Nel 1978, il giovane studente di filosofia e attivista politico Greg Roberts viene condannato a 19 anni di prigione per una serie di rapine a mano armata. È diventato eroinomane dopo la separazione dalla moglie e la morte della loro bambina. Ma gli anni che seguono vedranno Greg scappare da una prigione di massima sicurezza, vagare per anni per l'Australia come ricercato, vivere in nove paesi differenti, attraversarne quaranta, fare rapine, allestire a Bombay un ospedale per indigenti, recitare nei film di Bollywood, stringere relazioni con la mafia indiana, partire per due guerre, in Afghanistan e in Pakistan, tra le fila dei combattenti islamici, tornare in Australia a scontare la sua pena. E raccontare la sua vita in un romanzo epico di più di mille pagine.

mercoledì 24 febbraio 2010

L' ombra del vento di Ruiz Zafón Carlos

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Scritto da Rita:
ho letto di Zafon "L'ombra del vento"
E' un romanzone che vale la pena di leggere perchè è molto intrigante nella trama.


Descrizione del Libro
Una mattina del 1945 il proprietario di un modesto negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, nel cuore della città vecchia di Barcellona al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo in cui migliaia di libri di cui il tempo ha cancellato il ricordo, vengono sottratti all'oblio. Qui Daniel entra in possesso del libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un labirinto di intrighi legati alla figura del suo autore e da tempo sepolti nell'anima oscura della città. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra.

giovedì 18 febbraio 2010

Ti prendo e ti porto via di Ammaniti Niccolò

Pubblicato da HydraRock alle 02:48 0 commenti
Scritto da Andrea
Non vi dirò di preciso che parla, anche perché fino a un centinaio di pagine dalla fine non si capisce molto, è un intreccio di personaggi, alcuni principali e altri solo di passaggio, due i particolare sono i protagonisti il piccolo Pietro, bimbo di 12 anni, molto timido (che mi ricorda un pò me a quell'età) e Graziano Biglia, playboy e chitarrista da villaggi vacanza.
Due personaggi incastrati dalle loro disavventure, sfortune e amori.
Le loro storie si incrociano con flashback sempre più distanti fino a diventare uno scambio continuo e vicino.
Inizialmente ero anche molto tentanto di abbandonarne la lettura, ma man mano è cresciuta la curiosità per qualcosa che mi sembrava senza senso e il dover capire dove e come finisse la storia di questi personaggi, alla fine ieri sera sono stato risucchiato dal finale.
La fine è stata molto molto lontana dalle mie aspettative, che a metà libro sembravano aver preso una certa piega e poi cambiate all'improvviso.
A mio parere il libro è scritto bene, molto realista, e senza usare mezzi termini.
Pensando a un esempio per descriverlo e se lo dovessi rileggere, mi sono venuti in mente due film, "sleepers" e "la vita è bella", due film che mi sono piaciuti molto e di cui ho anche i DVD, ma che ho visto una sola, volta e che non trovo il coraggio di rivedere.
In generale lo consiglio


Descrizione
A Ischiano Scalo il mare c'è ma non si vede. E' un paesino di quattro case accanto a una laguna piena di zanzare. Il turismo lo evita perché d'estate s'infuoca come una graticola e d'inverno si gela. Questo è lo scenario nel quale si svolgono due storie d'amore tormentate. Ammaniti crea e dissolve coincidenze, è pronto a catturare gli aspetti più grotteschi e più sentimentali, più comici e inquietanti della realtà.

mercoledì 10 febbraio 2010

Il treno dell'ultima notte di Dacia Maraini

Pubblicato da HydraRock alle 13:46 0 commenti
Scritto da Rita:
Il treno dell'ultima notte: "Il treno dell'ultima notte" di Dacia Maraini, mi è piaciuto molto e l'ho letto in pochi giorni anche se è lungo.
è una bella storia.
Amara è una ragazza fiorentina che viaggia in treno alla ricerca di un giovane austriaco ebreo,Emanuele che aveva conosciuto ed amato quando erano bambini e viveva a Firenze.
Viaggia verso Auschwitz in Polonia perché dalle lettere sempre ricevute da Emanuele fino al 1943 sa che lui e la sua famiglia vivevano nel ghetto di Lodz e lei viene a sapere che quegli ebrei furono inviati nei campi di sterminio e forse ad Auschwitz . Lei è sicura di trovarlo ma ad Auschwitz ...non lo trova.
alla infine lo trova ,ma che storia.....A me è piaciuto molto anche perché l'ho letto mentre si ricordava....il giorno della memoria...il 27/01/2010.


Descrizione:
Emanuele è un bambino ribelle e pieno di vita che vuole costruirsi un paio di ali per volare come gli uccelli. Emanuele ha sempre addosso un odore sottile di piedi sudati e ginocchia scortecciate, l'"odore dell'allegria". Emanuele si arrampica sui ciliegi e si butta a capofitto in bicicletta giù per strade sterrate. Ma tutto ciò che resta di lui è un pugno di lettere, e un quaderno nascosto in un muro nel ghetto di Lodz. Per ritrovare le sue tracce, Amara, l'inseparabile amica d'infanzia, attraversa l'Europa del 1956 su un treno che si ferma a ogni stazione, ha i sedili decorati con centrini fatti a mano e puzza di capra bollita e sapone al permanganato. Amara visita sgomenta ciò che resta del girone infernale di Auschwitz-Birkenau, percorre le strade di Vienna alla ricerca di sopravvissuti, giunge a Budapest mentre scoppia la rivolta degli ungheresi, e trema con loro quando i colpi dei carri armati russi sventrano i palazzi. Nella sua avventura, e nei destini degli uomini e delle donne con cui si intreccia la sua vita, si rivela il senso della catastrofe e dell'abisso in cui è precipitato il Novecento, e insieme la speranza incoercibile di un mondo diverso.
 

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